giovedì 07 Ottobre 2010 - h 00:00

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Bologna e Uruguay: una lunga storia d’amore

Perez, Britos, Gimenez, Ramirez: per la prima volta, domenica contro la Samp, li abbiamo visti in campo tutti e quattro contemporaneamente. Sono gli ultimi protagonisti di una lunga storia d’amore che da ottant’anni ormai lega il Bologna e l’Uruguay: diciassette in tutto i rappresentanti della gloriosa scuola sudamericana che si sono esibiti in rossoblù nel corso della nostra storia, la colonia più numerosa. Ma quando scoccò la scintilla?

Una volta tanto c’è una data precisa: il 10 agosto 1929. Quel giorno a Montevideo si gioca un’amichevole molto particolare: la Celeste, la Nazionale più forte dell’epoca, reduce dai successi olimpici del 1924 e del 1928, destinata ad aggiudicarsi il primo Mondiale nel 1930, affronta il Bologna, fresco campione d’Italia, impegnato in una storica tournée in Sudamerica. Il risultato è sensazionale (1-0 per il Bologna), ma ancor più straordinaria l’impressione che la delegazione rossoblù riporta del calcio uruguaiano: tanti campioni, per di più oriundi – oggi diremmo con passaporto comunitario – e quindi in grado di giocare in un campionato come quello italiano, all’epoca rigorosamente autarchico, come da direttive del regime.

L’uomo del destino si chiama Ivo Fiorentini, è un faentino che capisce di calcio e ha l’occhio lungo: sa che l’Uruguay può diventare una miniera d’oro per le squadre italiane e proprio in quell’estate sudamericana del 1929 propone al dirigente Enrico Sabattini e all’allenatore Hermann Felsner un interno niente male, tale Francisco Fedullo, carattere poco docile, piedi raffinatissimi. Sarà lui il primo uruguaiano a vestire la maglia rossoblù, anche se il suo arrivo è una vera odissea. Quando il Bologna gli fa la prima proposta, Francisco rifiuta: di attraversare l’oceano non ha nessuna intenzione. Cambierà idea un anno più tardi, anche perché in Uruguay nel frattempo ha rimediato una squalifica a vita per aver tirato un cazzotto a un arbitro. Squalifica amnistiata a metà dopo la vittoria dell’Uruguay al Mondiale: Fedullo può tornare in campo, ma lontano dai patri confini. Il 20 settembre 1930 Francisco esordisce al Littoriale: Bologna-Triestina 6-1.

La strada è aperta: l’anno successivo arriva Raffaele Sansone dal Penarol e nel 1932 il centromediano Francisco Occhiuzzi, che resterà in rossoblù solo per due stagioni. La rotta Montevideo-Bologna è ormai trafficatissima: nella stagione 1937-38 il Bologna presenta in rosa ben cinque uruguaiani, record assoluto. A Fedullo e Sansone, ormai pilastri del centrocampo, si sono aggiunti il centromediano Michele Andreolo, campione del mondo con l’Italia nel 1938, e due attaccanti che avranno minor fortuna: il centravanti Vincenzo Albanese e l’ala Norberto Liguera. Non saranno più al Bologna l’anno successivo, quando al centro dell’attacco prenderà posto il poderoso centravanti Ettore Puricelli, detto Testina d’Oro. Quello composto da Fedullo, Sansone, Andreolo e Puricelli (stagione 1938-39) è il quartetto uruguaiano probabilmente più forte della nostra storia. Il poker si ripropone anche l’anno successivo, ma al posto di Fedullo, tornato in patria, c’è la meteora Porta.

Nel dopoguerra verranno i giorni di José Garcia (1949-55) ed Hector Demarco (1959-64), di Andrés Javier Martinez (1997-98) e Diego Rodriguez (2008-09). Ma solo oggi questa lunga storia d’amore riprende con tanta passione: a Britos e Gimenez si aggiungono Perez, colonna della Celeste, e l’astro nascente Ramirez. E torniamo a domenica scorsa: era mai capitato di vedere quattro uruguaiani in campo contemporaneamente? Sì, otto volte: la prima, quando si dice il caso, cadde sempre il 3 di ottobre, compleanno del Bologna. Era il 1937, quarta di campionato e a Genova contro il Liguria scesero in campo Andreolo, Liguera, Sansone e Albanese. Avrebbero potuto essere cinque se fosse stato disponibile anche Fedullo, ma la combinazione non si verificò mai. Resta dunque a quattro il record – eguagliato domenica – di uruguaiani contemporaneamente in campo con la maglia del Bologna. Di seguito le nove partite da poker celeste:

– 3 ottobre 1937, Liguria-Bologna 0-0 (Andreolo, Liguera, Sansone, Albanese)
– 21 novembre 1937, Bologna-Bari 4-1 (Andreolo, Sansone, Albanese, Fedullo)
– 20 marzo 1938, Bari-Bologna 0-1 (Andreolo, Albanese, Sansone, Fedullo)
– 8 ottobre 1939, Bologna-Torino 3-1 (Andreolo, Sansone, Puricelli, Porta)
– 15 ottobre 1939, Fiorentina-Bologna 1-0 (Andreolo, Sansone, Puricelli, Porta)
– 22 ottobre 1939, Bologna-Genova 5-3 (Andreolo, Sansone, Puricelli, Porta)
– 5 novembre 1939, Bologna-Lazio 3-1 (Andreolo, Sansone, Puricelli, Porta)
– 10 dicembre 1939, Bologna-Juventus 1-0 (Andreolo, Sansone, Puricelli, Porta)
– 3 ottobre 2010, Bologna-Sampdoria 1-1 (Britos, Perez, Ramirez, Gimenez)

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