domenica 19 Luglio 2015 - h 00:00

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Brighi: la carriera

Ci eravamo lasciati… a Brescia, in quell’infausto pomeriggio del maggio 2002 quando in 90′ svanì il sogno Champions per il concreto Bologna di Guidolin e contemporaneamente anche la qualificazione Uefa voltò le spalle ai rossoblù, relegati al 7° posto dopo una stagione da incorniciare che avrebbe meritato ben altro esito. Matteo Brighi si presentava così al grande calcio, con un campionato di sostanza, personalità e piglio da veterano a soli vent’anni, perno (con Nervo, Olive e Tarantino) di un centrocampo che funzionava a menadito nel 3-4-2-1 efficacissimo messo in campo dal tecnico veneto. Da lì in poi per Matteo c’è stata la Nazionale, tanta Roma e tantissima Serie A, quasi 400 partite da mediano completo, grintoso, generoso, dotato di buona tecnica, corsa a non finire e grandi doti umane. Oggi è un veterano del massimo campionato, che negli anni ha ottenuto una certa confidenza col gol – specie quando esaltato dalla mole offensiva giallorossa – e si disimpegna disinvolto in tutte le posizioni del centrocampo. La sua esperienza sarà decisiva nella crescita dei tanti ragazzi del nuovo Bologna. Bentornato a casa, Matteo, dal luglio 2015 di nuovo in rossoblù a titolo definitivo.

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