Delio Rossi: la carriera
Dopo 127 presenze da giocatore con la maglia del Foggia, è proprio con i rossoneri che appena trentenne inizia la carriera da tecnico nel settore giovanile. Alla prima chance da professionista fa subito centro, vincendo i playoff di C1 con la Salernitana e conquistando così la promozione in B nel giugno ‘94. Sfiora un clamoroso bis sempre coi granata l’anno dopo, beffato solo da un gol di Valentini a Bergamo a 7’ dalla fine quando già i campani pregustavano una storica A. Nella stagione 1995-96 condivide la panchina con Beniamino Cancian per 25 giornate di nuovo al suo Foggia – c’è Kolyvanov davanti -, l’anno dopo è a Pescara per fare alta classifica e si consacra come emergente e validissimo allenatore di cadetteria nonostante la giovane età. Il suo brillante 4-3-3 è la formula vincente, il ritorno a Salerno per riprendersi quanto sfuggito qualche anno prima è realtà e la favola del campionato ’97-’98 riporta i campani in A dopo una vita: Delio Rossi è l’autore del capolavoro, con i tagli di Ricchetti, le perfette sponde di Artistico e i 21 gol di un giovane e letale Marco Di Vaio. Si ripropone l’esuberante tridente anche nella successiva massima serie pagando però dazio contro formazioni molto attrezzate, fino alla sostituzione di Rossi con Oddo dopo una sconfitta col Perugia. Dopo altre stagioni di B al Genoa e al Pescara, approda a Lecce nel gennaio 2002: dopo la retrocessione, riporta i salentini con Giacomazzi e Chevanton subito in Serie A perdendo solo 5 volte nell’annata 2002-03, quindi li conduce ad una comoda salvezza nel 2003-04. Dopo la parentesi di Bergamo, nell’estate di 10 anni fa Claudio Lotito gli offre l’occasione del top club con la Lazio. Con il trio Rocchi-Di Canio-Pandev ottiene il sesto posto e la qualificazione Uefa, poi annullata dal caso Calciopoli, ma è il 2006-07 il campionato da applausi veri, con il terzo posto e la Champions conquistata nonostante la partenza ad handicap per la mannaia della penalizzazione. Il primo trofeo in carriera arriva il 13 maggio 2009, è la Coppa Italia vinta da Delio Rossi alla guida della Lazio ai danni della Sampdoria di Mazzarri, con uno spettacolare 4-4-2 spinto da Brocchi e Foggia sui lati e dalla vena realizzativa di Pandev e Zarate. Lasciata quindi la Lazio, rimpiazza Zenga a Palermo firmando un’altra grande stagione, con una media punti clamorosa e un piazzamento da 5° che vale l’Europa League. La non semplice convivenza con Zamparini e l’esonero-subentro dell’anno dopo non gli impediscono comunque di chiudere la stagione 8° e di disputare un’altra finale di Coppa Italia, persa ad opera dell’Inter. Ormai in pianta stabile nel giro dei club importanti, nel novembre 2011 diventa il nuovo allenatore della Fiorentina, e nel dicembre 2012 della Sampdoria, conducendola alla salvezza e venendo confermato per l’anno successivo, che però terminerà con l’interruzione del rapporto a novembre ‘13.
Conta 349 panchine in Serie A (126 vittorie, 89 pareggi, 134 sconfitte), 223 in Serie B (78 vittorie, 79 pareggi, 66 sconfitte) e 34 in Serie C1 (16 vittorie, 16 pareggi, 2 sconfitte).