mercoledì 31 Gennaio 2018 - h 22:06

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La carriera di Simone Romagnoli

Centrale classe ’90 di piede destro, marcatore puro “vecchio stampo” molto applicato ed efficace, è reduce da mesi di ottimo livello a comandare la retroguardia dell’Empoli terza in classifica in B, e che ha cambiato decisamente marcia da dicembre in poi con l’arrivo in panchina di Andreazzoli.

Da Cremona al Milan appena 17enne, vince da capitano con la formazione Allievi lo scudetto 2006-07, e con la Primavera la Coppa Italia 2009-10; le prime apparizioni da professionista sono con la maglia del Foggia in Lega Pro, con Zeman allenatore – un bel rodaggio per uno stopper -, per un totale di 23 presenze e 3 reti nel 2010-11. Segue Zeman in B a Pescara, passando in comproprietà con il Milan nell’estate 2011, e contribuisce alla cavalcata trionfale degli abruzzesi verso la Serie A, meritando anche la chiamata azzurra con la Nazionale Under21 di Ciro Ferrara. Debutta in massima serie la stagione successiva, in una partita persa 3-0 contro l’Inter, ma nel gennaio successivo fa ritorno in B allo Spezia. Nel frattempo prosegue il suo percorso con gli azzurrini, che passano al ct Mangia: fra i vari compagni che incrocia in Nazionale ci sono anche Destro e Crisetig.

Gli anni di Carpi lo rendono più consapevole e continuo: è l’insostituibile perno della difesa di Castori, che gli fa ruotare attorno i vari Gagliolo, Struna e Suagher, e nel maggio 2015 conquista con pieno merito un’altra promozione in A. Gioca con regolarità sempre su buoni livelli anche le due stagioni successive in Emilia prima del trasferimento della scorsa estate all’Empoli. Dal gennaio 2018 ritrova la Serie A e passa in rossoblù a titolo temporaneo.

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