martedì 10 Novembre 2015 - h 00:00

SHARE

La storia della Nazionale italiana a Bologna

Ventesima visita della Nazionale italiana a Bologna, quella di martedì sarà la prima sfida alla Romania nel nostro stadio. I precedenti sorridono agli azzurri, che qui hanno storicamente raccolto tanto, vincendo ben 15 volte su 19 con un pari e soli 3 ko, contro Austria, Spagna e Brasile, tutti col minimo scarto.

Ripercorrendo la storia dell'Italia a casa nostra, si parte dal Velodromo ora estinto, unico impianto cittadino ad essere attrezzato per ospitare gare di tale caratura – lo Sterlino era clamorosamente in pendenza – prima dell'edificazione del Littoriale: 3 dicembre '22, esordio azzurro dei rossoblù Baldi e Pozzi nel 2-2 contro la Svizzera.
Il 29 maggio del 1927 il nuovo Littoriale visse il suo battesimo sportivo, con l'amichevole prestigiosa fra Italia e Spagna alla presenza fra gli altri del Re d'Italia e dell'Infante di Spagna. Il 2-0 dei nostri fu propiziato anche e soprattutto da Geppe Della Valle, con un tiro deviato: in campo c'erano anche i bolognesi Gianni, Genovesi e Giordani, davanti a 60000 spettatori accalcati in ogni dove per l'inaugurazione dello stadio.
Nel novembre di quell'anno venne la prima sconfitta, ad opera dell'Austria, mentre nel marzo '29 Bologna ospitò una gara di Coppa Internazionale degli azzurri – con Schiavio – contro la fortissima Cecoslovacchia, battuta 4-2. Dopo il ko in rimonta con gli spagnoli maturato all'ultimo minuto in un torrido pomeriggio di giugno del 1930, ecco il rotondo successo, come spesso accadeva in quegli anni, con la Francia nel gennaio 1931, sancito da una tripletta di Peppino Meazza. L'Italia del ct Pozzo, tra le cui fila c'era il nostro brillante centromediano Pitto, pareva una autentica corazzata, e si intuiva in ognuna delle numerose uscite a Bologna che negli anni a venire avrebbe fatto di certo parlare di sè nel mondo. Altre due vittorie negli anni Trenta, con Germania – al gol di Schiavio esplose lo stadio – e Svizzera esaltarono la massiccia presenza rossoblù nell'undici di Vittorio Pozzo, a cominciare dall'assoluta sicurezza rappresentata dall'esperto e imbattibile Mario Gianni, il Gatto Magico, probabilmente il nostro miglior portiere di ogni tempo. 
12 anni di digiuno riportarono l'azzurro al Comunale nel 1950, per l'amichevole col Belgio in cui il nostro Gino Cappello incantò pur non segnando (3-1 il finale); la quinta vittoria italiana consecutiva qui fu storia del febbraio '56, un bel 2-0 ai francesi, per proseguire poi la serie scintillante di affermazioni con tutti i trionfi degli anni Sessanta, rispettivamente su Irlanda del Nord, Turchia, Danimarca e Bulgaria. In particolare, nel match valido per le qualificazioni europee giocato a Bologna il 2/12/1962 coi turchi, battuti 6-0, scesero in campo dal 1' addirittura 6 rossoblù dell'eccellente squadra di Bernardini: Negri, Tumburus, Janich, Fogli, Bulgarelli e Pascutti, un vero e strepitoso "blocco-Bologna" agli ordini di Edmondo Fabbri, che aveva ereditato la guida tecnica dopo il fallimentare Mondiale del Cile. 
Con l'orgoglio dello scudetto cucito sul petto, Ezio Pascutti e Giacomo Bulgarelli si tolsero, qualche mese dopo aver vinto il campionato, la soddisfazione di decidere per intero il tabellino dei marcatori di Italia-Danimarca 3-1 (2 Ezio e Giacomo) giocata in una Bologna entusiasta ed orgogliosa dei propri ragazzi.
Aveva appena lasciato il rossoblù invece Dossena, quando firmò un gol e un autogol nel successo 3-2 ancora sui bulgari del settembre 1981: la Nazionale di Bearzot iniziò così una lunga e proficua marcia di avvicinamento al Mundial spagnolo. Fece scalpore quindi la stupenda doppietta di Beppe Bergomi che stese la Grecia, nel Dall'Ara gremito del 1986 (ct Vicini), mentre 3 anni dopo i tifosi bolognesi gioirono più per i 5 minuti in campo del beniamino di casa Geovani che per le imprese degli azzurri, battuti 1-0 dal Brasile di Lazaroni in un'amichevole prestigiosissima, decisa da una punizione di Andrè Cruz a beffare Zenga. Un altro decennio di astinenza riportò l'Italia a Bologna già assai vicino ai giorni nostri, per il rotondo 4-0 sul Galles in un match di qualificazione agli Europei disputato dagli uomini di Zoff a giugno 1999. E l'ultima in ordine di tempo è stata la passerella sulla Repubblica di San Marino che l'Italia ha giocato al Dall'Ara a fine campionato 2012-13, con due rossoblù in campo – Diamanti e Gilardino – e quest'ultimo autore anche del gol del raddoppio nel 4-0 finale. 

SHARE

Pre-vendita solo per abbonatipossessori «We are one» cardcittadini bolognesi. Le vendite regolari inizieranno il .

Continua

Torna